Olbia, 27 agosto 2025 – «La responsabilità di inoltrare le richieste di farmaci e attrezzature sanitarie è a carico dei medici titolari delle Guardie Mediche. Ci risulta che al momento del trasferimento dalla sede di San Pantaleo a quella di Olbia l’armadio farmaceutico fosse dotato di tutto l’occorrente e comunque da parte degli operatori della Guardia Medica non risulta pervenuta all’ufficio preposto nessuna richiesta. La Asl Gallura, quindi, non è mai stata portata a conoscenza di nessun tipo di carenza. Si tratta di un fatto molto grave, che ha esposto a dei rischi non solo l’Azienda, ma soprattutto i pazienti i quali, a causa di responsabilità che andremo ad approfondire anche in altre sedi, non hanno potuto usufruire del servizio». La Direzione Aziendale replica a quanto riportato nell’articolo “Guardia Medica in un tugurio, manca anche il termometro”, pubblicato oggi sul quotidiano La Nuova Sardegna.

«Ci stupisce quanto riportato nell’articolo, perché in questi mesi è pervenuta all’Azienda una sola lamentela, che non ha riguardato l’organizzazione, la segnaletica o gli spazi utilizzati nella sede temporanea di Olbia, bensì un rifiuto del medico di turno a sottoporre a visita un paziente non residente a San Pantaleo, un fatto inaccettabile e deontologicamente deprecabile che è stato già oggetto di un richiamo agli operatori da parte della Direzione del Distretto, e del quale la Direzione Aziendale si riserverà di informare le autorità preposte, non ultima l’Ordine dei Medici. Per quanto riguarda i lavori alla struttura sanitaria di San Pantaleo sono terminati e ringraziamo il nostro Ufficio Tecnico per l’ottimo lavoro svolto. Sono stati rimessi a nuovo infissi, sale per le visite, bagni, locali di servizio e stanze di appoggio, comprese di cucina per gli operatori. A breve – conclude la Direzione Aziendale – pianificheremo la riapertura della struttura».