A La Maddalena un nuovo uroflussometro per Urologia
Lo strumento consentirà ai pazienti di completare i controlli di primo livello nel Poliambulatorio di Padule.
Lo strumento consentirà ai pazienti di completare i controlli di primo livello nel Poliambulatorio di Padule.
La Maddalena, 20 settembre 2022 – È a disposizione del medico urologo in servizio a La Maddalena il nuovo uroflussometro che andrà a potenziare la dotazione di apparecchiature sanitarie del presidio sanitario di Padule. A beneficiarne saranno i tanti pazienti dell’ambulatorio di Urologia che potranno completare direttamente nell’isola-parco i controlli di primo livello delle basse vie urinarie.
Lo strumento è stato già sottoposto a collaudo ed è pronto per soddisfare la domanda di accesso alle visite specialistiche. L’ambulatorio di Urologia di La Maddalena è un punto di riferimento per diversi residenti dell’isola, ma non solo: numerosi utenti affluiscono anche dalle zone del Sassarese, del Centro Sardegna e del Cagliaritano, contribuendo ad ampliare il bacino d’utenza. «Grazie a questa apparecchiatura i pazienti potranno completare direttamente a La Maddalena il ciclo delle visite – sottolinea la dottoressa Anna Maria Sanna, direttrice del Distretto – e potremo soddisfare anche le richieste provenienti da altre zone della Sardegna in cui l’uroflussometro non è, purtroppo, presente».
L’esame non è invasivo ed è indolore. Il tracciato elaborato permette di individuare subito l’eventuale presenza di ostacoli al flusso urinario. Per l’Urologo in servizio a La Maddalena, il dottor Mario Sanna, «poter contare su questo strumento significa permettere a tanti pazienti in età avanzata, soprattutto di sesso maschile, ma anche alle donne, di svolgere controlli indispensabili. L’uroflussometro, assieme all’ecografo, consente, infatti, di completare le indagini di primo livello sulle persone che hanno difficoltà di carattere ostruttivo del collo vescicale e delle basse vie urinarie. Con la presenza di queste due apparecchiature saremo in grado di effettuare subito la diagnosi e intervenire in maniera tempestiva», conclude il dottor Sanna.
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