È un maschietto il primo nato del 2025 in Gallura: benvenuto Leonardo

Il piccolo, figlio di una coppia residente a Palau, è venuto alla luce alle 6:33 e ha pesato 3,280 kg.

Olbia, 1 gennaio 2025 – È azzurro il primo fiocco appeso alla porta dell’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia nel 2025. Il bimbo si chiama Leonardo ed è figlio di una coppia originaria di Gaeta, ma residente a Palau: Veronica D’Asti, 28 anni, operatrice del settore Viaggi e Turismo, e Fabrizio Capraro, 42 anni, militare della Guardia Costiera. Leonardo è nato alle 6:33 di questa mattina con parto naturale e ha pesato 3,280 kg.

«È una gioia incredibile, che dobbiamo ancora realizzare – commenta Veronica, la mamma del primo nato in Gallura – perché Leonardo è il nostro primo figlio. L’emozione sarà enorme anche per i nonni, visto che per quelli materni si tratta del primo nipotino e per i paterni del secondo. Non vediamo l’ora di presentarglielo».

La Direzione Aziendale della Asl Gallura coglie l’occasione per porgere i migliori auguri alla famiglia del piccolo Leonardo.

I nati in Gallura nel 2024 sono stati 704. Cinque neomamme hanno scelto la modalità del parto in acqua, opzione riattivata dall’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia due anni fa, mentre settanta hanno richiesto l’accesso all’autosomministrazione del protossido d’azoto, modalità introdotta un anno e mezzo fa per prima in Sardegna dalla Asl Gallura, finalizzata al contrasto del dolore in travaglio di parto. Il “bilancio” del 2024 registra, inoltre, 263 parti avvenuti con taglio cesareo e 3 parti gemellari. Il territorio gallurese si conferma multietnico, con 117 nuovi nati in rappresentanza di trentatre Stati: Romania (30), Marocco (21), Albania (10), Brasile, Repubblica Dominicana e Nigeria con 4, Repubblica Ceca, Senegal, Moldavia e Ucraina con 3, Cina, Pakistan, Polonia, Belgio, Egitto, Lituania e Tunisia con 2. Un nuovo nato a testa per Austria, Bosnia, Perù, Svizzera, Usa, Filippine, Norvegia, Benin, Russia, Colombia, Bielorussia, Indonesia, Argentina, Ungheria, Germania e Bangladesh.

Ulteriori informazioni

Ultima modifica